giovedì 22 maggio 2014

Mito ...


Archeologia dell'Europa e disamina delle sue sembianze storiche


Europa: donna fenicia, figlia di re - secondo il mito greco - di cui Zeus, genitore e sovrano di tutti gli dèi, si innamorò, e quindi volle far sua. Assunta la forma di splendido toro bianco, nel mezzo della mandria dei buoi del padre di lei, s'avvicinò stendendosi mansueto ai suoi piedi, nei pressi di una spiaggia su cui ella, con la sua bellezza, si dilettava a raccogliere i fiori e a rinfrescarsi nelle acque assieme alle sue ancelle. Rassicurata dalla bonarietà del possente toro, che quietamente si faceva carezzare, le montò, per voglia e per gioco, sul dorso; ma egli allora d'improvviso s'alzò, fuggendo via e rapendo la fanciulla spaventata, portandola con sé attraverso il mare sino all'isola di Creta. Lì Zeus le rivelò la sua vera identità, e tentò di violentare la vergine donna, la quale però resistette. Per avere la meglio sul suo corpo il dio, allora, si fece aquila, e la afferrò e possedette impetuoso sotto un albero di platano, il quale da quel giorno ebbe la virtù di mantenere le proprie foglie anche in inverno, permanendo sempreverde. Dall'unione di Zeus ed Europa e dalle successive nozze, nacque Minosse, futuro re di Creta e fautore della prosperità della civiltà cretese, dal quale in seguito sorse l'ancor più prospera civiltà ellenica. 

Al principio, in età antica, la Grecia era l'Europa, e l'Europa era la Grecia. In Grecia, ovvero in Europa, ebbe nascimento la Filosofia. Ma dalla filosofia emerse, in età moderna, la Scienza, cosicché anch'essa si trova ad avere un'origine europea. Parimenti, la Politica e la Storia giacciono in questa stessa culla, nella quale riposa, essenzialmente, la cultura occidentale.
Con la conquista romana l'eredità europea si diffuse, attorno al Mediterraneo, nei domini dell'Impero. Europa e Roma, la patria del Diritto e della Legge, ora coincidevano. Europa fu però, altresì, la comunità cristiana, sopravvissuta, a custodire l'integrità istituzionale e continentale, dopo la caduta inesorabile della comunità romana. Europa e Religione - il Cristianesimo - erano una cosa sola. 
Oggi, Europa non sta più per 'civiltà'. Nel mondo globalizzato, infatti, non vi sono più i 'barbari', gli stranieri. L'età contemporanea è storia del declino dell'eurocentrismo, di quell'ideologia, cioè, che vede il continente europeo al centro del mondo, in quanto elargitore della ricchezza e dello sviluppo all'intero pianeta. Eppure la ricchezza e lo sviluppo stanno, attualmente, altrove: nell'estremo Occidente (che da semi europei, in ogni caso, è germogliato) e nell'estremo Oriente (che sull'influenza europea si è, per secoli, pasciuto). 
Nondimeno, l'Europa non è morta, bensì vive, e la sua vita è destinata a durare, e la sua anima a ingrandirsi nuovamente, in una futura epoca dell'oro di là da venire.