lunedì 10 marzo 2014

Progresso ...


Tradizione e innovazione


Nell'epoca della globalizzazione l'ideale di famiglia tradizionale deve essere rivisto alla luce delle nuove dinamiche sociali, essendo oramai la famiglia intesa come raggruppamento di padre-maschio, madre-femmina e figli (maschi e femmine) qualcosa di superato. La liberazione sessuale ha permesso infatti alle persone di orientamento "omo" di venire alla luce e di porsi sullo stesso livello di quelle d'orientamento "etero", dimodoché anch'essi oggi rivendicano il diritto a sposarsi e ad avere dei figli. Deve la politica assecondare l'andamento dei tempi e regolamentare, mediante la legge, codeste ultime esigenze, oppure deve opporsi a cotale andamento rifiutandosi di riconoscere le emergenti realtà umane, ostacolandone l'insorgere o addirittura impedendole?
La legalizzazione del matrimonio omosessuale pone diversi problemi. Innanzitutto il problema religioso: l'omosessualità viene infatti giudicata, dalla religione cristiana - ma anche da quella ebraica e da quella islamica - come un abominio, e i suoi atti amorosi sono reputati atti immondi. Perciò difficilmente la Chiesa accetterebbe una ipotesi del genere, e lo Stato sarebbe costretto, qualora volesse procedere sulla propria strada, a passare, mediante le proprie istituzioni, sopra la volontà delle istituzioni ecclesiastiche. Altro problema risulta essere l'opposizione delle correnti tradizionaliste, le quali rifiutano l'idea di una famiglia atipica, credendo quest'ultima una degenerazione dell'istituto familiare normale, o peggio il principio della sua disgregazione. Entrambe le linee si trovano in accordo riguardo alla presunta innaturalità del secondo modello familiare rispetto al primo, visto al contrario come naturale.
La legalizzazione dell'adozione di bambini per le coppie gay suscita problematiche ancora più complesse. Ci si deve chiedere se la sostituzione del dualismo sessuale dei genitori con un monismo sessuale produca o meno conseguenze negative per i piccoli, che subiscono l'influsso e l'educazione dei loro tutori, e a tali questioni deve essere data risposta sicura.
L'affermazione dell'innaturalità della coppia puramente maschile e di quella puramente femminile non ha alcun fondamento. Se infatti si vuol considerare innaturali una tendenza e un atteggiamento, occorre necessariamente che questi non si diano in natura. Ma le tendenze e gli atteggiamenti omosessuali sono presenti nella società umana sin dall'antichità, e possono essere osservati persino nell'universo animale in genere. Ciò basta per smontare le pretese dei clericali e dei tradizionalisti.
La natura di qualunque essere vivente si adatta spontaneamente alle condizioni circostanti, modificandosi in relazione all'ambiente che si offre ai sensi, secondo la legge evolutiva. L'essere umano di fronte all'ambiente familiare non fa eccezione; inoltre, i suoi bisogni si rivolgono non tanto alla persona, quanto a quei doni che la persona è in grado di elargire. Questo vuol dire due cose: da un lato, il bambino volge sempre a proprio bene la situazione familiare impostagli; dall'altro, egli ha bisogno di amore, indifferentemente del fatto che a darglielo siano una coppia uomo-donna, uomo-uomo o donna-donna. La conclusione è presto detta: il bambino saprà trarre beneficio dalla sua famiglia, a patto che la sua famiglia lo ami abbastanza da permetterglielo. Il figlio allora identificherà coloro che si prendono cura di lui come i propri genitori, sebbene in verità non loro ma altri l'hanno generato, e individuerà in loro una figura paterna e una figura materna, un padre e una madre, anche se essi appartengono al medesimo genere sessuale.