giovedì 12 aprile 2012

Regime ...


Forme concrete del governo statale


Vi sono solamente tre forme legali di governo statale, e altrettante forme rispettive che sono invece degenerazioni illegali di quelle: monarchia, aristocrazia e democrazia le prime; tirannia, oligarchia e anarchia le seconde. 
Ognuna di queste forme si definisce come "potere": monarchia e tirannia sono il "potere" nelle mani di uno solo; aristocrazia e oligarchia sono il "potere" nelle mani di pochi; democrazia e aristocrazia sono il "potere" nelle mani di molti. La degenerazione non è altro che una mutazione dell'uno, dei pochi o dei molti: quando l'uno, i pochi o i molti da legittimi che erano si rendono illegittimi, ecco che la monarchia si tramuta in tirannia, l'aristocrazia in oligarchia, la democrazia in anarchia.
L'uno instaura il regime più stabile, in quanto forte nella volontà e celere nelle decisioni, eppure qui è più alto il rischio di abusi di potere; i pochi instaurano un regime mediamente stabile, in cui forza e celerità sono ridotte, ma volontà e decisioni risultano pur sempre efficenti, mentre il rischio di abusi si ferma, anch'esso, a un termine medio; i molti instaurano il regime meno stabile, debole nella volontà e lento nelle decisioni, ma il rischio di abusi di potere è, in compenso, il più basso. Rare sono le forme pure: vi sono, nella maggior parte dei casi, forme ibride in cui monarchia, aristocrazia e democrazia; tirannia, oligarchia e anarchia si mescolano assieme. Più precisamente, in ogni epoca è dominante un tipo di governo, e gli altri tipi, quando appaiono, si giustappongono al tipo dominante.
Ma non importa la forma del governo: ciò che importa è, piuttosto, la legge che sostiene il governo, di qualsiasi tipo esso sia. La legge è il fondamento; la colonna portante dell'edificio politico. 
Eppure può apparire l'eccezione, ovvero colui che viola la legalità pur rimanendo nella legittimità, colui che crea la legge giacché ne ha diritto in quanto uomo eccezionale. La sua forma di governo è la dittatura, l'auto-affermazione del proprio "potere", e l'apparire di questa forma di governo illegittimamente legittima, illegalmente legale, a volte codificata e prevista a volte no, si mostra come necessità: lo Stato, infatti, deve sussistere per evitare il disordine, che è la morte dello Stato stesso e dunque della società da esso amministrata.
Anche in tal caso, però, vi è degenerazione. Se nelle forme normali di governo tale degenerazione era una caduta nell'illegittimità, ora essa è l'indegnità di colui che governa, la bassezza dell'uomo incapace di scorgere il reale bene comune, e inabile nel comprendere il valore fondativo della legge. Ma l'illegalità medesima delle tre forme canoniche, in verità, non è data da altro che da questa indegnità e bassezza, quand'essa si presenta nell'uno, nei pochi o nei molti.